
Collezioni di gente che colleziona cose belle, non io. – immagine dal web
É un’arte che ho sviluppato negli anni, non sono una improvvisata; dovrei farne studiare i risvolti psicologici, vorrei un giorno allestirne un mercatino per la vendita: le mie collezioni di casa, ovvero ciò che non riesco proprio a buttare. Dall’inizio.
Infanzia:
- astucci;
- quaderni non finiti (nelle varianti: solo qualche pagina scritta, oppure scritti tutti tranne le ultime dieci pagine);
- gomme non finite, martoriate da stigmate e scritte poco edificanti.
Adolescenza:
- quaderni non finiti (nelle varianti: solo qualche pagina scritta, oppure scritti tutti tranne le ultime dieci pagine);
- smalti secchi;
- lime per le unghie lisce;
- ciappetti che non tengono;
- scontrini di ogni genere;
- biglietti dell’autobus e del treno;
- portafogli;
- biglietti scritti a mano, da chiunque.
Giovinezza:
- smalti secchi;
- lime per lunghie lisce;
- agende smesse di usare verso maggio;
- scontrini dell’autostrada e dei parcheggi (deroga autovettura);
- attrezzi vari per arricciare i capelli;
- mollette per capelli;
- bottigliette vuote d’acqua (deroga autovettura);
- scatole di scarpe;
- biglietti scritti a mano, da chiunque.
Età adulta:
- quaderni non finiti (nelle varianti: solo qualche pagina scritta, oppure scritti tutti tranne le ultime dieci pagine);
- smalti secchi;
- lime per le unghie lisce;
- scatole di scarpe;
- biglietti scritti a mano, da chiunque
- bottiglie di shampoo (quasi) finite;
- bottiglie di profumo (quasi) finite;
- bottiglie di qualsiasi cosmetico (quasi) finite);
- yogurt scaduti;
- limoni vellutati tendenti al verde;
- finocchi marroni;
- bottiglie di coca-cola (quasi) finite;
- mele che non marciscono mai;
- documenti buoni per la dichiarazione dei redditi (tutti, dal 2008 ad oggi, ogni anno mi tuffo nello scatolone a rischio della vita);
- mutande lise;
- fiori secchi;
- nastri che hanno chiuso un regalo o un mazzo di fiori.
Come potete bene notare, la mia arte si è affinata nel tempo e non sono da sottovalutare i margini di miglioramento futuri.
Tra una decina d’anni io così.

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